Una straordinaria collezione di oggetti cerimoniali

Nel corridoio lungo dell’antico matroneo del primo piano è esposta la straordinaria collezione degli argenti. Per la maggior parte sono oggetti cerimoniali utilizzati per ornare il Sèfer, come corone (atarot) e puntali (rimmonìm), di squisita fattura piemontese, realizzati tra il XVII e il XIX secolo. Questi oggetti sono molto vari per gusto e particolarità artistiche, ma sono spesso accomunati tra loro per la raffigurazione di simboli ebraici ricorrenti (le Tavole della Legge, l’Arca, la Menorah, le mani benedicenti del Sacerdote del Tempio, ecc.)

Nella manica corta del matroneo è esposta la collezione dei tessuti. Si tratta di tessuti di pregiata fattura piemontese, realizzati con tecniche particolari, prevalentemente in seta ricamata con pizzi di filo in argento e oro. Anche la collezione dei tessuti è composta per lo più da oggetti cerimoniali: vanta magnifici esempi di parokhet finemente decorate e ricamate a mano e preziose fasce in seta o lino utilizzate per stringere il Sèfer (mappah). Risalgono al XVII secolo i manti (meil) che, oltre ad avere funzione estetica, vengono utilizzati per avvolgere e proteggere il rotolo dalla polvere.

Gli oggetti cerimoniali hanno forme e stili determinati dalla funzione e dalla provenienza geografica. È interessante sapere che, quando agli ebrei fu proibito accedere alla corporazione degli argentieri, gli oggetti rituali in argento furono realizzati da artigiani non ebrei, in base alle richieste e alle istruzioni dei committenti. I ricami e le stoffe potevano invece essere prodotti direttamente dagli ebrei, senza restrizioni. Questi tessuti preziosi erano destinati principalmente a completare, coprire e abbellire gli oggetti sacri utilizzati per scopi religiosi.

Le opere d’arte antica che compongono la collezione sono in continuo aumento e provengono da prestiti di privati, da generose donazioni e da acquisti attenti e meticolosi effettuati presso antiquari.